18 Ottobre 2021

Ottobre 21 – Cuts You Up

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Peter Dark da sempre ascolta musica, una vita dedicata ai suoni e alle scene che ne sono emerse. Di questo mondo continua a farne parte, con la stessa curiosità di quando negli anni 80 zaino in spalla percorreva miglia per comprare un disco.
Per Lautoradio inizia a curare questa rubrica con le novità più interessanti del mese.


Bentrovati dopo una estate – letteralmente – di fuoco!

Tante le uscite di settembre, roboanti o passate in sordina.

Dal nuovo lavoro dei Low (Hey What per la Sub Pop), a dire il vero abbastanza lontano dai riverberi slowcore dei precedenti lavori; passando per una delle più belle uscite di questo 2021: i Tropical Fuck Storm che mischiano in un calderone ricolmo di acido e liquido corrosivo Scientist, Birthday Party, il rap di protesta il tutto graffiato da sincopatici ritmi funk! Vi ho incuriositi? Testi assurdi, musica che implode, si danza, si urla, si gode!

Tropical Fuck Storm – Deep States

E ora immergiamoci subito nelle delicate ombre che avvolgono i nuovi lavori dei Clan of Xymox (l’album è Limbo), Wingtips (album Cutting Room Floor) e Cold Cave (album Fate Seven Lessons). Tre esempi dello stato di grazia in cui versa la darkwave/post punk, o come volete chiamarla in questo 2021.

Echi di 4ad con spruzzate sinth, gli immancabili The Cure, Sister of Marcy e New Order ed eccovi serviti tre bei dischi per un umbratile autunno.

Dopo l’ep del 2020 (Der Doctor Schnabel von Rom) ritornano i grandi Punkow per la storica laber Contempo Records. Never Trust a Whiteman è un lavoro che incarna tutto ciò che i Punkow erano e sono: EBM alienante tra industrial e suoni gotici.

Poesia industriale!

E concludiamo con due imperdibili ristampe, preziose e basilari.

Sopor Aeternus e the Ensemble of Shadows (Es reiten die Toten so schnell) è il crepuscolo che si erge maestoso nei nostri cuori. Questo disco è la ristampa della loro prima tape del ’91 da cui tutto ebbe origine. Tra il romanticismo dei Dead can Dance, le visioni gotiche di Annavarney e la poesia di chi riesce a guardare la luna con gli occhi serrati.

Altra ristampa attesissima (quarantennale) è l’esordio degli amburghesi Palais Schaumburg, titolo omonimo, disco rosso. Disco prezioso, prodotto da David Cunningham Flying Lizard– e in cui hanno suonato figure storiche della NoWave tedesca lato europa (tra gli altri, F.M. Einmeit, futuro Neubauten e Thomas Fehlmann, poi con gli Orb, Holger Hiller, figlio della nowave più libera e anarchica, tra sperimentazione dub e Post Punk).

Uno sguardo alla ripring più panic e alla new wave dei primi anni 80.

Per questo mese è tutto. Vi lascio con il disco che riprendo dagli scaffali per me e per voi, per cercare di incuriosirvi sempre di più.

Heroin in Tahiti sono un gruppo di Roma, usciti nel 2012 con l’esordio Death Surf. Disco assolutaente fantastico, una sorta di library music italiana calata in una nuova botte di mescalina; i Cramps con alle tastiere Morricone, i Calexico strafatti di LSD.

Alla prossima!


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