RUBRICHE

3 Aprile 2014

Catena alimentare

Ultimamente, sempre di più, si sente parlare di cibo. Di questo se ne sono accorti anche i media mainstream che hanno moltiplicato a dismisura i programmi a tema, quasi non avessimo altro da fare che cucinare ma soprattutto come se tutti noi avessimo a disposizione cucine sempre piene di cibo e fornelli e strumentazione varia di ultimissima generazione.

Partendo da questo dato di fatto i media hanno anche iniziato a parlare sempre di più di tutto ciò che riguarda il cibo fino ad arrivare a parlare dei vegetariani e dei vegani, tante parole che però non hanno risposto alle vere domande che molti, se non tutti, si pongono e cioè: cosa mangiano? Chi sono costoro? E soprattutto cosa vogliono?

Cosa mangiano?

In poche parole i vegetariani non mangiano animali mentre i vegani non mangiano animali e in più nessun alimento di origine animale. Già questo basterebbe per rispondere alle prossime domande, ma andiamo avanti perché la verità deve pur essere annunciata da qualcuno.

Chi sono e cosa vogliono?

Sono delle persone che conducono una vita normale e simile a quella di tutti noi, se non che ad ogni pranzo, cena o ogni occasione simile si lanciano in considerazioni del tipo “eh, ma c’è solo carne, e io che mangio!” oppure “per i vegani che c’è?”. Domande che ci fanno subito capire il vero obiettivo. Il loro scopo è quello di dare fastidio e rompere le scatole a chi mangia in tranquillità della carne per il solo gusto di rompere. Loro non hanno a cuore né le foche né le balene, vogliono solo godersi i loro minuti di popolarità, essere ribelli a tavola, ben inteso solo lì e in nessun altro modo, e soli contro tutti.

Ne è conferma il fatto che quando smettono, perché la maggior parte prima o poi rinsavisce, alla domanda “ma come sei ritornato a mangiare la carne?” tutti rispondono la stessa cosa e cioè “adesso non mi stressare eh, mica ero così con te io!”.

Per chi invece non si redime e continua imperterrito nel suo essere vegetariano o vegano ricordiamo cosa ci insegna la catena alimentare e cioè animale grosso mangia animale piccolo e carnivoro mangia vegetariano.

La catena alimentare parla chiaro non vorrete mica stare dalla parte sbagliata?

Il Presidente

25 Marzo 2014

TEST HIV

Lo sai che …

In Umbria puoi effettuare il test HIV in modo anonimo e gratuito, senza alcuna impegnativa, né tessera sanitaria.

Il risultato, di solito, lo puoi ritirare dopo 7 o 10 giorni e viene consegnato solo a te, per tutelare la privacy.

Se il test è positivo il medico ti comunicherà pratiche e comportamenti per proteggere te stesso/a e gli/le altri/e e, nel caso ci sia bisogno, la terapia da seguire.

Puoi chiedere consiglio ed effettuare il test presso:

Perugia
Ambulatorio di day-hospital del reparto di Malattie Infettive presso l’Ospedale S. Maria della Misericordia di Perugia;
tutte le mattine, dal lunedì al venerdì;
telefonare per appuntamento al n. 0755783310.

Terni
Ambulatorio di day-hospital del reparto di Malattie Infettive presso l’Ospedale S. Maria;
tutte le mattine, dal lunedì al venerdì;
telefonare per appuntamento al n. 0744205557.

Città di Castello
Reparto di Malattie Infettive presso l’ospedale;
telefonare per appuntamento al n. 0758509660.

Foligno
Centro Trasfusionale dell’ospedale;
tutte le mattine dal lunedì al sabato dalle ore 8,00 alle 9,30;
telefonare per appuntamento al n. 07423397481.

Spoleto
Centro Trasfusionale dell’Ospedale S. Matteo;
telefonare per appuntamento al n. 0743210521

A Perugia puoi rivolgerti anche a:

Ambulatorio Immigrati

Centro di Salute n. 3, via XIV Settembre

lunedì e martedì 11.00-13.00

mercoledì 10.30-11.30

giovedì 15.00-17.00

venerdì 16.00-17.00

Telefono 075 5412616

25 Marzo 2014

Asfalto (pre)elettorale

Le elezioni si avvicinano e questo evento di per se ormai non attira più le attenzioni di un tempo. Disaffezione alla vita politica, scandali e un generale senso di lontananza dei politici di professione hanno reso l’appuntamento elettorale niente di più che una mera scadenza da sopportare o al più guardare con vago interesse aspettando un colpo di scena.

La domanda che molti si pongono è cosa può essere questo colpo di scena?

Cosa può svegliare dal torpore questi cittadini che a breve saranno elettori per un giorno?

Tra molte possibilità, e con molta modestia, mi permetto di far presente il cronico problema delle strade perugine, piene di buche e praticamente impraticabile sia nelle giornate di sole che in quelle dove anche una leggera pioggerellina ci consegna piscine a non finire.

Ma dove sono finiti i bei tempi in cui, con una programmazione in pieno stile sovietico, venivano riasfaltate tutte le strade più importanti? Bei tempi in cui si aspettavano con ansia le elezioni e addirittura venivano invocate con maggior frequenza! Ma purtroppo come si sa l’Europa tiranneggia e i soldi per le strade non ci sono e per un bel po’ non ci saranno.

La delusione la si può già vedere negli sguardi persi di migliaia di automobilisti che tra di loro già borbottano “Ma come, quest’anno niente?” oppure “Le altre volte erano già passati a quest’ora!”. Il sentimento generale va quindi verso una totale rassegnazione niente più strade perfette, lisce e senza problemi, ma solo buche pronte a prendersi gioco dei nostri impavidi ammortizzatori.

Così non ci resta che aspettare sonnecchiando altre elezioni, che ci regaleranno finalmente un dedalo di vie in perfetto stato oppure il solito politicante con tante idee e voglia di fare ma che in realtà non farà niente per noi!

Il Presidente

16 Marzo 2014

Due sorelle, rom.

“Sei solo un’anima fragile con il peso di un corpo”, scrisse secoli fa un poeta.
S è un anima fragile e con un corpo minuto. Anzi è la sua stessa corporatura a rivelare quanto sia sensibile, quanto sia delicata.
S ha una sorella, L.
S e L sono Rumene e vivono in Umbria da tre anni.
S e L sono Rom. E sarebbe una precisazione inutile ed irrilevante. Quasi stupida. Purtroppo ancora qualcuno non considera ciò un fatto irrilevante. Uno stupido.

S e L vengono da Timisoara. Speranze, una vita migliore in Italia.
L è malata. Di una grave malattia. La chemioterapia le fa perdere i capelli. Un foulard in testa e via così.

S e L vivono in Umbria da tre anni.
“Dovete fare ulteriori esami, ma qui non possiamo farli” – dice loro il medico.
Prendono il treno alla volta di una grande città, alla volta del Nord Italia.
L è stanca.
La chemioterapia la distrugge.
L’ansia di sapere l’esito degli esami la distrugge.

S ed L escono dall’ospedale di questa grande città del Nord Italia.
Faceva freddo quel giorno di febbraio, in quella città, e pioveva.
Vogliono tornare a casa. In Umbria.
Sono entrambe stanche. Il viaggio. L’ansia. La pioggia. Il freddo.

S va a comprare i biglietti e salgono sull’autobus che li porterà in stazione. Quindi treno e casa. In Umbria.
L è stanca. La chemioterapia distrugge.
La natura è spesso crudele. Ma ancora più spesso gli uomini lo sono ancora di più.

S ed L salgono sul bus. S sostiene dal braccio la sorella L e la aiuta a sedersi.
“Stai bene? Sei stanca?” – chiede S alla sorella.
S ed L sono Rom.
S ha parlato nella loro lingua, in Romanes.

Un controllore era sul bus. Era seduto. Appena le sente parlare, si volta, nota che erano salite due Rom, si alza e si dirige verso di loro: “Biglietti!”
Con fare autoritario.
Eppure c’erano anche altre persone sul bus. Ma chiede i biglietti solo a loro due.
Alle due sorelle.
Alle due sorelle Rom. Venute in Italia da Timisoara, venute da lontano.

S i biglietti li ha. Li ha comprati poco prima. Ma non li aveva ancora timbrati. Appena salita sul bus si era subito preoccupata di fare sedere la sorella. Li avrebbe timbrati subito dopo.

“Ecco i biglietti, li ho in borsa.” – Risponde S.
Estrae i biglietti dalla borsa, con l’intento di timbrarli. Li aveva comprati. Che motivo avrebbe avuto a non timbrarli? Mica avrebbe potuto usarli altrove, in Umbria.

Il controllore però glieli strappa prepotentemente di mano, prima che potesse timbrarli.
“Fatemi vedere i documenti!” – Dice con la stessa prepotenza.
“Perché?” – Chiede stupita S.
“Devo fare la sanzione. Non avete timbrato i biglietti!” – Risponde il controllore, ormai preso dal suo ruolo di tutore della legge.
“Non è possibile!” – Dice S – “Per favore, ridatemi i biglietti. Io non vi mostro nessun documento!”

Un anziano signore era sul bus: “Vergogna! Lasciate in pace queste povere ragazze. Fate timbrare il biglietto!”

Il tutore della legge si sente messo sotto accusa. “E ma qui ne va del mio ruolo!” – Avrà pensato. E chiama la polizia.
Intima alle due sorelle di scendere dal bus.
Stanche, spaventate, obbediscono.
La polizia arriva. Arriva subito. Una volante.

“Documenti!” – Chiedono anche i poliziotti.
S ed L esibiscono subito le loro carte d’identità.
Poi il poliziotto chiede cosa sia successo.
Il controllore dice: “Si son rifiutate di mostrarmi i documenti”. Ancor più preso dal suo ruolo e anzi esaltato per la presenza del poliziotto. Mancava solo che lo chiamasse collega.

“Non è così! Noi i biglietti li abbiamo e lui ce li ha strappati di mano! E’ un abuso: ha chiesto i biglietti solo a noi! Non è giusto!” – Si lamenta S.

Ed intanto le due sorelle stavano sotto la pioggia, al freddo.

“Per favore, fateci andare via. Siamo venute qui per degli esami medici. Mia sorella e’ malata. E’ stata operata due mesi fa. Fa la chemioterapia.” – Chiede S al poliziotto.
“Mi dispiace, ma dovete restare qui.” – Risponde il poliziotto.
“Fate almeno andar via mia sorella. E’ stanca, non si regge in piedi.”
“Dovete restare qui!”

Il poliziotto prende i documenti delle due sorelle e sale sulla volante.
Nel frattempo sono giunte sul posto altre due volanti.
Tre volanti, sei poliziotti, tre controllori della società di trasporto pubblico.
E due sorelle rom.
In strada, sotto la pioggia, in una fredda giornata di febbraio.
La gente passava e guardava. Guardava le due sorelle e pensava chissà cosa.
“Tre volanti e sei poliziotti: sarà accaduto qualcosa di grave. Le due ragazze avranno commesso un reato.”
La gente passava e le guardava.
E facevano male quegli sguardi. Erano sguardi cattivi. Sembravano dire: “Eccoli. I rom. Vengono qui e rubano. Meno male che li hanno presi!”
La gente passava e le guardava.

Pure il tempo passava.
Da quando eran state fatte scendere dal bus eran passate quattro ore.
Ad attendere in strada, sotto la pioggia ed al freddo.

Dopo quattro ore, ecco di nuovo il poliziotto con quattro fogli in mano.
Sono due sanzioni da 87 euro della società di trasporto pubblico. Motivo: non aver timbrato il biglietto.
Gli altri due fogli sono della polizia, squadra volante. E viene chiesto loro di firmare.

S dice che vuol prima leggere. Ma non capisce bene quelle parole: “Verbale elezione domicilio, art. 161 CPP, nomina difensore”.

“Difensore? Indagini? Per cosa? E’ una denuncia penale? Cosa abbiamo fatto?”
Tante domande in quel singolo momento, nella mente di S.
Poi le spiegano che è una denuncia penale per il fatto di essersi rifiutate di esibire i documenti al controllore.
Questo significa “rifiuto di fornire le proprie generalità” scritto su quei due fogli.

“Se non firmate per voi le cose peggioreranno.” – Dice il poliziotto.
Firmano. Sono stanche. Vogliono solo tornare a casa. In Umbria.

[Questo accadeva in Italia, il mese scorso. In una grande città.]

12 Marzo 2014

AIDS E HIV

LO SAPEVI CHE

L’AIDS è la “Sindrome di Immunodeficienza acquisita” causata dal Virus HIV.

L’INFEZIONE si trasmette attraverso il sangue, lo sperma, le secrezioni vaginali e il liquido pre-eiaculatorio di una persona che ha il Virus tramite:

  • rapporti sessuali a rischio;
  • scambio di siringhe infette;
  • ferite provocate da aghi o oggetti contaminati;
  • contatto con strumenti e oggetti contaminati (per esempio aghi per tatuaggi, lamette per la barba, spazzolini da denti).

Il VIRUS può essere trasmesso anche dalla madre infetta al bambino durante la gravidanza, il parto o nel periodo dell’allattamento al seno, ma c’è un iter da seguire per le donne incinta sieropositive grazie al quale puoi avere un bambino sano.

Come non si trasmette il virus?

  • dalla saliva (baciare, leccare, starnutire, bere dallo stesso bicchiere)
  • dal sudore
  • dalle lacrime
  • stringersi la mano, toccarsi
  • masturbarsi reciprocamente
  • dalle punture di insetti
  • dall’uso comune di servizi igienici.

I SINTOMI più comuni sono:

  • febbre;
  • perdita di peso;
  • affaticamento;
  • sudorazione;
  • diarrea;
  • emicranie;
  •  ingrossamento del fegato e della milza.

Chi si contagia con il virus HIV diventa sieropositivo, ma non significa avere l’AIDS, ma essere portatori del virus che può essere trasmesso ad altri.

ATTENZIONE!

Anche se non hai i sintomi puoi avere l’infezione!

Fai un controllo per essere sicura/o!

Il test del sangue è gratis e viene consegnato solo a te.

 Se il TEST è POSITIVO hai il virus ma non necessariamente hai già la malattia.

Devi fare subito altre analisi e se sarà necessario il dottore ti darà la terapia.

Puoi fare tutto gratis e anche senza documenti!

Oggi l’AIDS è trattabile; quindi è importante conoscere il proprio stato di salute perché se hai

l’AIDS i medici potranno seguirti e permetterti di vivere una vita normale pur avendo il virus.

Se il test è negativo NON hai il virus.

Ma è opportuno rifare il test periodicamente per essere sempre sicura/o di non avere il VIRUS!

La PREVENZIONE è l’unico modo per proteggerti!

Per evitare il contagio:

USA SEMPRE il PRESERVATIVO e fai controlli periodici!

Nella prossima “Pillola del Giorno” tutte le info sul test HIV!

 

Scroll to top