19 Aprile 2016

POSTumi| FUCK YOU! MONDAY

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aaaIl Lunedì è proprio un giorno di merda. Significa lavoro, corsi, il capo che detta ordini, il professore che spara le sue sentenze, la giacca, gli scarponi, gli orari imposti.

Con il lunedì parte quella monotona scansione delle giornate in cui anche chi non ha niente da fare si trova quasi in dovere verso questo malefico giorno a darsi una regolata e fare qualcosa.
Poi il lunedi si iniziano le cose da fare, la dieta, la palestra, la vita sana, proprio perché le cose di merda devono
svolgersi necessariamente in giorni di merda.

E in tutto questo il fine settimana (che poi altro non è che interrompere questa monotonia) è troppo lontano.
Ma se il lunedì fa cosi tanto schifo perché continuare a considerarlo tale?
Basta piazzarci un seratone metal ed ecco che quello schema impostoci salta, perché il lunedì se a suonare ci sono Abstracter, Hate & Merda, Carnero e Northwoods, non solo diventa prolungamento del week end ma un altro grande giorno per fare baldoria.

In breve,  Fuck you! monday

Fare serate di lunedì è rifiuto del lavoro e dell’inizio settimana!

I primi a salire sul metaforico palco (in via del tutto eccezionale si è suonato proprio ai piedi del palco creando un face to face molto efficace) sono stati i “nostrani” Northwoods band hardcore-metal perugina che ha surriscaldato i motori fin dalla prima traccia.

Subito dopo i Carnero, ormai nota e più che gradita conoscenza del palco del CSOA Ex Mattatoio, rincarano la dose, e non ci vanno sicuramente leggero.

In pieno delirio e agitazione spuntano due tizi in passamontagna nero. Sono gli Hate & Merda. Sentirli suonare dal vivo è davvero una grande esperienza grazie anche ad una presenza scenica di alti livelli. Non si fermano mai, sono due ma sembra che un’intera orchestra martelli l’area circostante del “non palco”.

Infine gli attesissimi Abstracter. Sono loro la punta di diamante della serata e davvero tanta era l’attesa. Direttamente dal Canada, Oakland (mica cazzi!) hanno mantenuto fede alle aspettative. Sonorità cupe, luci basse ed esplosioni improvvise; davvero tanta roba.

Ps: (riferito alla nostra ormai internazionale pasta al pesto) This is italian squat’s food!

Soddisfazioni.

 

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