Il 28 ottobre del 2008 è stata fondata la cooperativa sociale “Ponte Solidale”, per promuovere, diffondere e consolidare l’economia solidale, partendo dal territorio di Ponte San Giovanni; dal 4 dicembre è stata aperta la bottega a Ponte San Giovanni: un cammino carico di significati che abbiamo definito fin dall’inizio “progetto”, non a caso; e fin dall’inizio abbiamo dato valore alla partecipazione dei tanti che hanno dato un contributo prezioso allo sviluppo ed al consolidamento.
Ad oggi la cooperativa conta 110 soci di cui: una socia lavoratrice part time con contratto a tempo indeterminato e due associazioni.
Dal 2012 la cooperativa è socia di Agices e contestualmente è entrata a far parte del Registro Regionale delle organizzazioni di commercio equo e solidale.
Siamo nati in un contesto economico di certo non favorevole, ma la nostra energia e la nostra determinazione ci hanno permesso di difendere questo progetto di economia solidale sul territorio delle periferie; la nostra scelta di essere una cooperativa di commercio equo e solidale ha rappresentato il punto d’incontro tra la passione dei singoli e l’organizzazione del gruppo, trasformando l’ideale politico e il bisogno di partecipazione in un luogo vivo e concreto, un “ponte solidale che collega le rive, che unisce e non separa, un’opera edilizia cordiale”.
A tutto ciò si accompagna la forte attività di promozione sul territorio, sia con azioni commerciali (con i prodotti di commercio equo delle varie organizzazioni individuate come fornitori, con prodotti di cooperazione sociale e con libri di diverse realtà di editoria interculturale), sia con iniziative di sensibilizzazione, che afferiscono all’intero mondo dell’economia solidale e del consumo critico (tra cui ricordiamo le iniziative con l’associazione Tolbà, l’incontro con le produttrici dell’Argentina e della Palestina, la raccolta di tappi di sughero per Artimestieri, cooperativa sociale che promuove la bioedilizia).
Collaboriamo con numerose centrali di commercio equo (tra le principali, CTM Altromercato, LiberoMondo, Altraqualità), con botteghe che importano e distribuiscono prodotti (tra le principali Vagamondi, Ravinala, Macondo), con realtà dell’editoria interculturale (Altreconomia, Sinnos, Carthusia, AAM Terra Nuova e Tolbà) e dell’economia solidale (tra le principali Focus e Madre Terra).
L’ampia scelta di prodotti è per garantire una diffusione e conoscenza più ampia possibile di progetti interessanti e per un rafforzamento reciproco delle varie realtà dell’economia solidale.
Significative in questo senso anche le diverse collaborazioni messe in piedi, sia a livello cittadino che di quartiere, per tessere quella rete che da sempre abbiamo ritenuto linfa vitale per il nostro progetto.
Il 2010 è stato anche l’anno in cui, pur nell’esiguità delle forze, ma nel convincimento del significato ed importanza di tali iniziative, abbiamo promosso con il Cesvol un interessante (oltre che partecipato e di altissimo livello) percorso di formazione sul commercio equo e, grazie all’operato di alcuni soci e sostenitori, si sono realizzati alcuni interventi sul tema dell’intercultura in biblioteche e scuole.
Con l’iscrizione ad Agices e al Registro regionale degli operatori del COMES ai sensi della L.R. n. 3/2007, abbiamo presentato tre progetti per le scuole (con la scuola media e la scuola per adulti migranti di Ponte San Giovanni e con il carcere di Capanne), la cui realizzazione si completerà nel 2014.
In questo panorama, si stagliano fin dall’inizio alcuni importanti progetti e collaborazioni.
Abbiamo fatto ripartire il progetto banane in Umbria, che ha rappresentato un ottimo aggancio di collaborazione con diversi gruppi d’acquisto oltre a movimentare positivamente le vendite in Bottega e ai Mercati.
Abbiamo iniziato a collaborare, con fornitura di prodotti e incontri di informazione, con diversi gruppi d’acquisto (G.A.S.) e con il G.O.D.O. di Aiab Umbria.
Abbiamo in particolare proseguito, raccogliendo una loro proposta, il percorso di collaborazione intrapreso negli anni precedenti con il gruppo famiglia di Bastia Umbra, in carico alla cooperativa Asad, in particolare con l’associazione “InclusoMe”, che ha portato a svariati progetti fatti insieme, su tutti la possibilità per una ragazza del gruppo di svolgere un attività formativa, accompagnata e supportata, nelle attività della cooperativa (progetto ad oggi ancora in corso).
Ad oggi questo tipo di collaborazione si è stretto anche con la fondazione AURAP.
In ultimo, ma speciale per noi, abbiamo promosso il progetto “Donne di Palestina”, finanziato in parte dalla Tavola Valdese – Ufficio Otto per Mille (e poi riproposto in altre forme, per una sua prosecuzione), passaggio determinante per la crescita di “Ponte Solidale”: riteniamo un punto di forza e di onore essere riusciti a convogliare energie e motivazioni nel supportare un progetto già esistente di commercio equo e solidale (le donne di Aowa, produttrici di sapone), contribuendo (nella progettazione e nell’esecuzione) ad un suo sviluppo e possibile crescita ed implementazione.
Il progetto “Donne di Palestina” che nel 2010 è partito e si è sviluppato, grazie ai due viaggi da noi compiuti, si è concretizzato nei primi 4000 saponi e 3000 tris di saponette che nel marzo 2011 in tutte le botteghe d’Italia sono stati messi a disposizione dei tanti “consumatori” che ancora amano coniugare acquisto e scelta consapevole.
Tra le tante iniziative di questi anni, infine, vogliamo ricordarne tre in particolare, per la forte valenza equo-politica: l’azione di coordinamento regionale per il prefinanziamento del caffè Tatawelo (che ci ha visto capofila di un gruppo, con 3 gas della regione, il Circolo Amerindiano, TerraFuoriMercato e 3 locali bio-equi del nostro territorio, nel sostenere il progetto di produzione del caffè nel Chiapas insieme all’associazione Tatawelo di Firenze), la partecipazione alla campagna di obbedienza civile sull’acqua pubblica (cui abbiamo aderito come cooperativa insieme ad una trentina di altri cittadini, contestando ad Umbra Acque la non applicazione del recente referendum sull’acqua) e la partecipazione attiva ad alcuni incontri della costituenda rete Distretto Economia Solidale.
Significative attualmente la rete intessuta che ci vede soci come cooperativa dell’Associazione Terra Fuori Mercato, dell’Associazione La Rabatta, siamo parte attiva del progetto “L’autoradio” e ci teniamo a sottolineare il partenariato stretto con FELCOS Umbria di cui siamo diventati ufficiali collaboratori, condividendone obiettivi e metodologie.
Dove ci trovate, ovvero passate a troverci in bottega!
Ponte Solidale s.c.s. Bottega del Mondo
via San Bartolomeo 50 – 06135 Perugia Ponte San Giovanni
075-393097 – bottega@pontesolidale.org
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