8 – La locanda alla fine dei mondi
Come preannunciato nello scorso articolo (aimè un po datato) novembre è il mese delle grandi novità grazie anche alla spinta dei super eventi del fumetto. Di seguito una carrellata delle nuove uscite che più mi hanno incuriosito.
Dylan Dog: In attesa di fare le conoscenze con il nuovo antagonista, il cattivo per eccellenza Jhon Ghost, la Bonelli Editore lancia la variant cover firmata Gipi di Spazio Profondo, il numero 337 della serie regolare. Una storia che scende giù tutta d’un fiato, insolita rispetto alle classiche avventure dell’indagatore dell’incubo ma che fa emergere quella sottile angoscia che solo Dog potrebbe trasmettere. Dog si trova nello spazio circondato da copie di se stesso robotiche, abbandonato su un vascello intergalattico da riportare alla base. C’è tanto dietro questa trama. La voglia di rilanciare una testata che nell’ultimo periodo ha dovuto subire pesanti cambiamenti e ancor di più la necessità di trovare Il Dylan Dog perfetto tra possibili milioni di copie.
Adam Wilde: Manfredi e Perovic (rispettivamente sceneggiatura e disegni) ci fanno conoscere l’Africa più selvaggia, quella dei safari a piedi nudi in cui leoni ed elefanti non sono per nulla bestie da circo. La storia è ambientata nel periodo coloniale; le potenze industriali vedono nelle terre africane ricchezza e fortuna e così si da inizio ad un vero e proprio saccheggio. La tratta degli schiavi, il commercio d’avorio ecc, sono le fonti maggiori di guadagno e poco importa se a rimetterci sarà qualche indios. Ma Adam Wilde, protagonista della serie, ha giurato di spendere la sua vita per contrastare tutto ciò, portandoci con se ad affrontare tutti i pericoli dell’Africa nera.
Orfani: Ringo: la prima stagione di Orfani si è conclusa facendo piazza pulita di tutto quello che fino all’ultimo numero aveva costruito. Ringo, l’ex Pistolero, ora è in pensione ricercato dal governo; nel frattempo l’umanità vive in uno stato di completa sottomissione speranzosi di vincere un biglietto della lotteria con un volo per pianeti migliori. Ma il coraggio dei giovani Angelo e Pistolero (vedi finale della prima stagione) hanno acceso un barlume di speranza spingendo piccole cellule ad organizzarsi per la rivoluzione. I bellissimi disegni del solito Mammuccari, che fin’ora ci ha trasportato in una Bologna e in una Napoli post apocalittica, non deludono mai. Questa volta Recchioni avrà un bel da fare, soprattutto a parlar di rivoluzioni!
Black Death: I cannibali della casa editrice Edizioni Inkiostro (dal nome della ormai celebre saga The Cannibal Family) lanciano una nuovissima serie targata Andrea Gallo Lassere (sceneggiatura) e Trerè (matite), Black Death. Jack Franky, un uomo vissuto che viaggia in moto attraverso bordelli e degradate periferie inseguito dai propri demoni, e Maelle, una giovanissima spogliarellista in fissa con gli AC/DC, saranno i protagonisti della caccia al black death, il male primordiale, un’entità (?) assassina che vaga per la terra alla ricerca di corpi da depredare. Un horror in pieno stile Inkiostro insomma che riesce a mescolare sapientemente splatter, ironia, adrenalina e e musica Hard-Rock.
Lancelot: la Editoriale Cosmo non delude mai, e questo albo è l’ennesima prova del grandissimo lavoro dei cosmonauti! Lancelot è una miniserie fantasy interamente a colori che narra le avventure di Lancelot, il bambino destinato a diventare l’eroe che i bretoni da tanto aspettavano. Il secondo e ultimo numero è in uscita in questi giorni. Assolutamente da non perdere.
Ah si dimenticavo; è arrivata in Italia anche una serie chiamata Overture, scritta e disegnata da Neil Gaiman che fa da preludio a The Sandman. La stavo aspettando solo da due anni e prima di parlarne ho bisogno ancora di un po di tempo per riprendermi.