16 Dicembre 2016

CSA Ex Mattatoio – una storia infinita

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Il Centro Sociale Ex Mattatoio risponde al ricatto della giunta comunale


Dopo sedici anni di attività politica e sociale svolta in città, il Centro Sociale Ex Mattatoio si ritrova ad affrontare uno sgombero per volontà dell’amministrazione comunale. E’ una storia lunga quella del centro sociale, nata nel 2000 con la bellissima esperienza di occupazione della “Scoletta”, un’occupazione vissuta, partecipata, in cui tanti e tante hanno messo in condivisione esperienze, saperi, lotte e socialità alternativa.

L’impatto sulla città è stato talmente significativo che l’amministrazione comunale di allora non ha potuto che prenderne atto con l’assegnazione dello spazio dell’ Ex Mattatoio di Ponte San Giovanni a* occupant*. Sono seguiti anni di iniziative politiche, culturali, laboratori, produzione di musica indipendente, socialità non mercificata e liberata. Questa non è che una minima parte di come in questi anni abbiamo praticato la nostra idea di società meticcia, femminista, queer e antifascista.

Con l’arrivo della giunta Romizi, la già annunciata minaccia di sgombero si è tradotta in una vera e propria ingiunzione alla quale abbiamo risposto con numerose e partecipate iniziative in città. Ne è nata una trattativa che si è rivelata essere un vero e proprio ricatto.

Se, infatti, sull’intero mondo dell’associazionismo piovono richieste d’affitti per poter conservare gli spazi già assegnati, solo sull’Ex Mattatoio grava la scure di un pagamento retroattivo che ammonta a 21.000 euro. È a dir poco paradossale che una generazione di attivist* e di precar* si trovi adesso indebitata con questa amministrazione comunale per avere svolto, a titolo gratuito, una quantità di lavoro sociale e culturale, sottraendo uno spazio all’abbandono ed ai topi. Questa è la risposta di una nuova classe politica “affamata” e bramosa di entrare nel business della gestione amministrativa della città e del suo patrimonio immobiliare. Attraverso le retoriche del “Pareggio di bilancio” e “trasparenza” si vuole in realtà imporre una riorganizzazione disciplinare dell’intero spazio produttivo urbano. D’altra parte l’indebitamento è al centro di un rapporto di potere in cui l’attuale capitalismo cattura il valore espresso dall’intero corpo sociale, dalla vita delle persone e dalla loro cooperazione produttiva.

Quella di questa amministrazione non è altro che arroganza da usurai, al loro becero tentativo di cancellare da questa città ogni forma di organizzazione dal basso e riappropriazione risponderemo con la nostra costante presenza. Non e’ chiudendo quattro mura che ci fermeranno, saremo nelle strade e nelle piazze con assemblee, incontri fuori norma, favolose e indecorose iniziative.

SAREMO OVUNQUE in città per augurare alla giunta un NATALE ANTI AUSTERITY e un NUOVO ANNO RIBELLE.

COME PRIMA
PIU’ DI PRIMA
LOTTERO’

Centro Sociale Ex Mattatoio
…to be continued

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