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11 Febbraio 2014

PAUSE.PLAY REC.

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<<Pause.play.rec.>>

SIAMO IN ONDA!


L’ immaginiamo un po così, in quel del
C.S.O.A.Ex Mattatoio di Perugia, l’inizio della “puntata zero” de LAUTORADIO. L’ immaginiamo ancora, ma sappiamo benissimo che sarà un percorso collettivo impegnativo, un lavoro che vedrà la partecipazione di tanti. Sappiamo benissimo anche, di avere tra le mani un mezzo di comunicazione “reale e virtuale” capace di sfruttare i canali multimediali per dare voce a molti.

Uno strumento per prendere parola, per prendere posizione.

E mentre continuiamo ad immaginarlo, ecco che il tutto prende forma, che tutto diventa più reale, più chiaro, più nitido. Vite su vite, bullone su bullone, pannello su pannello.

E allora vale la pena raccontarvi questa storia, almeno fino a questo punto. Alza il volume!

Sono passati già un po di mesi da quando, all’ombra delle palme del centro sociale Zona 22 (S.Vito Chietino) durante il campeggio, l’assemblea discuteva sulla volontà d’intraprendere un percorso politico comune che:<< mettesse in evidenza la riproduzione delle pratiche web-radiofoniche come strumento di aggregazione, di narrazione delle lotte, di messa in condivisione dei saperi e delle capacità di autoformazione. >>

A quell’assemblea c’eravamo e abbiamo scelto di “starci dentro” per davvero.

Starci dentro perchè, anche qui a Perugia, si sentiva da tempo il bisogno di aprire un progetto web-radiofonico libero dalle logiche dell’industria musicale, libero di esprimere dissenso, capace di aprire vertenze e di determinare un’alternativa reale al sistema dell’informazione, sempre più corrotto e manipolato.

Cosi che a settembre, con l’estate alle spalle e il centro sociale Ex Colorificio di Pisa che apriva i cancelli per “Common Properties”(tre giorni di iniziative,seminari e tavoli di lavoro sui temi della proprietà e del comune), presenti al tavolo di “Proprietà e Saperi”, abbiamo riportato il punto di vista di una piccola realtà come quella perugina. Il confronto e la discussione collettiva hanno fatto il resto. Hanno individuato << la volontà di proseguire il percorso inerente la costruzione di un network radiofonico, e la necessità di discutere tematiche come il diritto d’autore e il monopolio della SIAE.>>

Un percorso politico che nasce quindi dal basso e parte dai centri sociali; che vede partecipare le realtà web-radiofoniche che questi spazi, liberati e restituiti alle città, sono stati in grado di costruire. Un percorso che si propone nell’ottica della riappropriazione dei saperi, degli spazi e del welfare.

Il nodo di una rete, il punto d’ incontro, lo spazio di confronto e di agire comune.

Il mezzo: un network radiofonico che funzioni da altoparlante, che amplifichi la voce delle resistenze territoriali, delle lotte sociali, delle richieste di diritti, raggiungendo anche le più piccole realtà.

In questo senso ci viene immediato pensare alla riproduzione di questo modello sul territorio in cui viviamo.

È così che Lautoradio viene pensata. Un progetto che coinvolge tante persone (singoli,associazioni e collettivi) che a Perugia vivono, lavorano, studiano, svolgono funzione sociale, politica e associativa. Un progetto che non si prefigga un punto di arrivo, ma che, tramite la partecipazione attiva e collettiva ,sia in “divenire”.

Un progetto dove l’idea di redazione venga ribaltata e pensata come amplia e condivisa; dove <<tutt* debbano saper fare tutto>>.

Lautoradio si struttura in primis come “aggregatore di blog” ( lautoradio.com ), cioè un luogo virtuale dove far defluire le notizie, le informazioni,le iniziative che le singole realtà perugine portano avanti nei loro percorsi. Il tutto arricchito dall’aspetto “transmediale” consistente nella produzione e messa in condivisione sui social di testi, immagini e video per permettere una più semplice comprensione e diffusione delle informazioni. La caratteristica transmediale si amplia con il passaggio al secondo step: registrazione e trasmissione web-radiofonica.

Grazie anche e sopratutto, alla disponibilità di Radiosonar.net (web-radio romana) di condividere inizialmente il proprio palinsesto, Lautoradio muoverà i primi passi in questo verso, in attesa di acquisire quelle capacità che ci permetterebbero di lavorare in completa autonomia.

Lo spazio virtuale e il lavoro reale collettivo; la necessità e l’esigenza di prendere posizione; la volontà di mettersi in gioco per inventare il futuro.

Lautoradio, il nome TUTTOATTACCATO, vuole stimolare alle menti quella condizione (lauto) di ricchezza sociale, culturale e politica di cui siamo impregnat* così come i territori che viviamo; quella condizione di abbondanza di idee e cospicua necessità d’informazione libera che sentiamo.

Condizioni necessarie per aprire un percorso alternativo e di dissenso comune che parta dalla socializzazione delle conoscenze, delle esperienze, dei saperi, e che valorizzi le pluralità offerte.

La progettualità de Lautoradio prevede,oltre la costruzione e la messa in funzione dello studio negli spazi del C.S.O.A. Ex Mattatoio, anche delle lezioni di autoformazione sulla gestione del sito e sull’aspetto tecnico “in radio”, logicamente aperte a tutt*.

Parallelamente, come “Lautoradio.Alt(r)e Frequenze”, siamo in corsa per il bando Forme Creative del comune di Pg che stanzia finanziamenti fino ad un massimo di 1500 euro per progetti de* giovani e rivolti a* giovani. In attesa di risultati.

Con la speranza che esperienze di integrazione, partecipazione e autorganizzazione come questa possano nascere ovunque, che le persone tornino ad occuparsi della collettività che ci circonda, e con la consapevolezza di essere in un momento storico in cui non possiamo permetterci ne di stare in silenzio, ne di abbassare la voce…siamo ostinati nel dire

<<ALZA IL VOLUME!>>

Manu

6 Febbraio 2014

CARTA DI LAMPEDUSA: PORTA APERTA SUL MONDO

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In attesa di partire per Lampedusa eravamo già consapevoli di star prendendo parte a qualcosa di estremamente significativo e ritornate dall’Isola possiamo affermare che, non solo le prime sensazioni erano giuste, ma che quello che abbiamo vissuto e contribuito a creare supera le nostre aspettative.

L’entusiasmo che ha caratterizzato la realizzazione della Carta di Lampedusa lo abbiamo visto già dalle prime web conference, dalla partecipazione attiva e costante di diverse realtà anche nei lavori preparativi, dall’animato dibattito nella mailing list.

Sull’isola tutto è diventato più reale. Partendo dalla grande partecipazione numerica, abbiamo visto convergere realtà diverse tra loro: dalle realtà di movimento ad associazioni varie, da sigle sindacali a organizzazioni non governative, ma soprattutto tante singolarità provenienti dall’altra sponda del Mediterraneo e dall’Europa arrivate sull’isola per dare il proprio contributo e prendere parte al processo di costruzione della Carta.

La grande ricchezza della Carta di Lampedusa sta nell’essere il risultato di un processo realizzato dal basso, dalla partecipazione attiva e diretta di tutti e tutte. La sfida è mettere a valore i contenuti della carta, rendendoli, così, concreti e praticabili.

Lampedusa ha innescato un percorso che deve coinvolgere realtà nuove, che si deve estendere al nord e a sud dell’Europa, che deve vedere tutti e tutte partecipi nel rendere reali i diritti di cittadinanza, che non sono solo diritti dei e delle migranti, ma sono diritti di tutti e tutte noi.

Nella Carta si parla di libertà di movimento, libertà di scelta, libertà di restare, libertà di costruzione e realizzazione del proprio progetto di vita in caso di necessità di movimento, libertà personale e libertà di resistere. Si apre a nuove forme di cittadinanza legate alla residenza e quindi a tutta una serie di tutele che ne derivano, dal diritto all’istruzione, alla cultura, alla salute, al lavoro, all’abitare, alla partecipazione alla vita sociale e politica. Si parla di aprire le frontiere, di un nuovo modello di accoglienza, ma soprattutto di un nuovo diritto di asilo europeo, che supera Dublino e che prevede la reale libertà, da parte di chi arriva, di scegliere dove andare e che garantisce uniformità dei livelli di trattamento da parte di tutti gli Stati.

Fondamento alla base dell’intero processo è la definitiva e immediata chiusura dei centri di identificazione ed espulsione e l’abolizione di qualunque altra forma di detenzione amministrativa.

Siamo fortemente convinte delle enormi possibilità che la Carta di Lampedusa apre, anche in territori come quello umbro dove da anni le istituzioni portano avanti politiche securitarie e razziste, rendendosi, inoltre, protagoniste di numerosi rimpatri forzati effettuati dall’aeroporto di San’Egidio, il cui utilizzo come base Frontex è stato oggetto di campagna elettorale da parte del Sindaco di Perugia.

Tante sono le proposte emerse dall’assemblea conclusiva su come procedere da qui in avanti e tante altre da inventare, introducendo percorsi di lotta, al fine di rendere concreto quanto è emerso dal confronto e l’incontro di questi mesi.

Impariamo da Lampedusa che nonostante le diversità, sono i punti in comune che dobbiamo mettere a valore nel processo che la Carta ha solo innescato.

5 Febbraio 2014

Anna Grazia e Sara

LA CARTA DI LAMPEDUSA

http://www.meltingpot.org/La-Carta-di-Lampedusa-18912.html#.UvKYZBB5Mgd

Aderisci e sottoscrivi la Carta di Lampedusa

1 Febbraio 2014

CARTA DI LAMPEDUSA – prima giornata

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porta di lampedusa

Gia’ dall’arrivo in aeroporto a Lampedusa siamo state contagiate dall’atmosfera di entusiasmo e grandi aspettative rispetto alla tre giorni che sta per iniziare.

Gli/le isolani/e hanno dimostrato da subito un coinvolgimento attivo e sentito. L’accoglienza e’ stata calorosa, e non era scontato che lo fosse.

Già dal primo incontro, nonostante le difficoltà logistiche, eravamo numerosi/e e entusiasti: la sala non ci conteneva!

Dopo la presentazione introduttiva di inizio lavori, la giornata di oggi e’ stata dedicata alla conoscenza e allo scambio reciproco di opinioni e riflessioni delle varie realtà’ arrivate sull’isola dalle varie parti d’Italia e d’Europa.

I punti condivisi da tutti/e sono e resteranno quelli che sono alla base della costruzione della carta di Lampedusa stessa:

libertà di circolazione,

– chiusura dei CIE,

tutela dei diritti di tutti/e,

costruzione di un percorso comune che risignifichi lo spazio euromediterraneo.

Gia’ dal primo intervento del sindaco di Lampedusa, Giusy Nicolini, e’ emersa la volontà che l’isola diventi un modello di nuova accoglienza e che da qui inizi un percorso comune che prosegua, a tappe, e che non resti ancorato a discorsi territoriali, ma che si allarghi ad un discorso europeo comune, costruito dal basso.

Il desiderio che questa tre giorni sia un punto di inizio e’ stato condiviso anche dagli interventi successivi degli abitanti dell’isola.

Ognuno riportando la propria esperienza e il proprio punto di vista, ma trovandosi concordi sulla necessita’ di invertire le dinamiche attuali e la gestione delle politiche migratorie, reinventando invece, nuovi approcci per la tutela dei diritti di tutti/e, migranti e non.

Fiduciose e cariche aspettiamo le prossime giornate!

Ciccia e Sara

30 Gennaio 2014

Sonico Blog – Antony/Battiato “Del Suo Veloce Volo”

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AB
Antony/Battiato
Del Suo Veloce Volo
2013 (Universal) | pop, songwriter

Raramente capita, tra le tante uscite pre-natalizie, dove regna la banalità commerciale dei vari “Jingle Bells” più o meno rock, di trovare progetti che hanno il fascino di questa splendida collaborazione. Nella cornice suggestiva dell’Arena di Verona si esibiscono due artisti dal repertorio quasi antitetico ma che hanno dimostrato di dare vita ad una fusione quasi perfetta: Franco Battiato e Antony Hegarty. Il tutto viene accompagnato da un’encomiabile Filarmonica Arturo Toscanini diretta da Rob Moose e dalla presenza di Alice che aggiunge quel tocco di classe in più. La partenza è affidata ad Antony con “Cripple And The Starfish”, dove archi e fiati regalano un perfetto tappeto a quella voce capace di scaturire suggestive emozioni e da “For Today I Am A Boy” dove l’arrangiamento orchestrale conferisce ulteriore pathos a questo piccolo capolavoro. Il primo pezzo dove i nostri si incontrano è “You Are My Sister” e già si intuisce una certa affinità timbrica tra i due che sembrano incrociarsi con estrema naturalezza. Parte la batteria e incalza il repertorio del cantautore siculo: “Il Re del Mondo” induce a pause riflessive di elevato spessore ed altrettanto fa “Tutto l’Universo Obbedisce all’Amore” anche se aumenta leggermente il beat. E si propone la prima cover dell’esibizione: “As Tears Go By” rende omaggio ai padri Rolling Stones ed è molto romantica la sua nuova veste orchestrale dove le voci dei duettanti ricamano con estrema cura. Antony che interpreta Beyoncé in uno dei suoi pezzi più celebri, “Crazy in Love”,è strepitoso ed è la dimostrazione lampante che in musica nulla è impossibile. Si continua con “Salt Silver Oxygen” dove si possono apprezzare i sontuosi saltelli vocali di Antony. A questo punto si impone la title-track “Del Suo Veloce Volo” che porta la mente ai ricordi più intimi e romantici e la conduce ad una specie di catarsi: la magnificenza del pezzo fa di esso una foto da incorniciare estrapolandola dagli album dei sempre più apprezzati concerti all’Arena di Verona. Mr Hegarthy continua ad estasiare con “Hope There’s Someone”, apoteosi della delicatezza di quella voce eterea. Ed ora il cameo di Alice, prima nella cover di “La Realtà Non Esiste” del compianto Claudio Rocchi, poi con “I Treni Di Tozeur” suggellando un sodalizio artistico di vecchia data. Partono poi i classiconi: “La Cura”, “E Ti Vengo A Cercare” e il medley “Bandiera Bianca-Up Patriots To Arms” che sottolineano le azzeccatissime scelte orchestrali. La chiusura è affidata a “Inners Auge”,un po lo specchio dei giorni nostri devastati dalla pochezza dei nostri governanti dove spicca la frase “Uno dice che male c’è a organizzare feste private con delle belle ragazze per allietare primari e servitori dello stato? Non ci siamo capiti e perché mai dovremmo pagare anche gli extra a dei rincoglioniti?”. In conclusione questo disco dovrebbe essere uno stimolo anche per altri artisti nel ricercare l’originalità nella contaminazione facendo sempre attenzione a non cadere nelle forzature che a volte costituiscono una trappola che rischia di svilire anche gli intenti più nobili.
Do.C.

30 Gennaio 2014

Presentazione SONICO BLOG – LAUTORADIO

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SONICO BLOG – LAUTORADIO
Sonico Blog è un blog nel quale si tratteranno tematiche musicali a 360 gradi, verranno periodicamente inserite delle recensioni di nuove e vecchie uscite senza distinzioni di genere o tendenza e si cercherà l’interazione con gli utenti tramite commenti o il lancio di vere e proprie discussioni aperte. Si aprirà anche una sezione dedicata alle news del mondo musicale per cercare di avere anche una rete informativa che cerchi sempre una partecipazione attiva dell’utente. Inoltre verranno anche prese in considerazione le perfomance live e quando possibile saranno disponibili interviste con gli artisti direttamente interessati.
Stay tuned!!!
Do.C.

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