Intervista in studio con Davide Gallucci di Cannibali e Re.
Divulgare le vicende dei personaggi che hanno contribuito a scrivere la nostra storia attraverso gesti rivoluzionari o portando avanti rivendicazioni e lotte per un’emancipazione collettiva. Una narrazione della Storia che cerca di andare oltre il racconto istituzionale. Riprendere e riproporre le storie di donne e uomini protagonisti della costruzione del nostro presente.
Sono solo alcuni dei motivi che hanno spinto gli autori e le autrici di Cannibali e Re a intraprendere questo lavoro di diffusione di una narrazione “altra” della storia.
In questa chiacchierata con Tiziana e Marianna, Davide Gallucci ci racconta l’inizio del loro progetto che si serve di diversi canali di condivisione, e le proposte future.
!!!CONTIENE ESCLUSIVE!!!
In questa terribile e aggrovigliata società di oggi, così come in tutte quelle del passato, il racconto storico rappresenta un fattore culturale fondamentale per lo sviluppo delle coscienze individuali e collettive. La Storia è una narrazione indispensabile per la conservazione o la disintegrazione della memoria, per il contagio o la morte delle idee, per la costruzione o la distruzione delle identità, per lo sviluppo o meno di senso critico,di autonomia di giudizio e, forse, perfino del buon senso. Senza conoscere la Storia non possiamo comprendere il passato, vivere il presente e progettare il futuro. Non possiamo conoscere “l’altro da noi”. Non possiamo conoscere la molteplicità dei luoghi, delle esperienze, delle dimensioni, dei tempi che la nostra specie ha attraversato e di cui è figlia, madre, prigioniera; da cui cerca di evadere e affrancarsi o ai quali continua a sentirsi indissolubilmente legata.
DA CANNIBALI E RE – CRONACHE RIBELLI
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